B e e A t H o m e

BY FATEVOBEES®


L'arnia termoregolata


2 ARNIE IN 1!

 

Le Arnie Kenya Top Bar e il modello di conduzione Fatevobees®


Il progetto BeeAtHome mira a riportare l'ape al suo stato di natura e, allo stesso tempo, a poter destinare una parte del suo raccolto al nostro consumo.


 

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Inoltre con Fatevobees® la gestione dell'arnia si semplifica in quanto

TI FORNIAMO ANCHE LE API!

Negli anni, con l'osservazione attenta e assidua del comportamento delle api, abbiamo definito, migliorato e adeguato sia le pratiche di gestione del nostro apiario, formato esclusivamente da arnie Kenya Top Bar, che le arnie stesse.

Per questo utilizziamo e vendiamo Arnie Kenya Top Bar, progettate e prodotte in collaborazione con i nostri falegnami, secondo i criteri specifici BeeAtHome: esse sono uniche per i volumi, per la gestione degli spazi, per le tecniche di isolamento termico e per i materiali scelti.

Il principio, che regola il progetto BeeAtHome by Fatevobees®, scaturisce dalla volontà di consentire alle api di riconquistare l'autonomia perduta e di poter destinare una parte del loro raccolto alla commercializzazione, il tutto perseguendo attivamente un'idea di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Gli elementi che compongono BeeAtHome sono quindi l'arnia e il metodo di conduzione, volti a ottimizzare il benessere dell'ape, come avverrebbe in natura all'interno dei tronchi d'albero, e allo stesso tempo la redditività di chi le segue.
Benessere, a nostro avviso, significa anche indipendenza: per questo operiamo per ripristinare quel rapporto egalitario e di rispetto fra noi e l'ape, un insetto che era, e che torna ad essere, autonomo.

E' in questo contesto che segnaliamo quanto evidenziato in un articolo pubblicato sull' American Bee Journal da Marla Spivak, Gary S Reuter, Katie Lee e Betsy Ranum, del dipartimento di Entomologia dell'Università del Minnesota. Attraverso le loro attente osservazioni e i loro studi sono giunti ad incoraggiare gli apicoltori alla definizione di linee di api per il loro comportamento igienico, dissuadendo dall'impiego di sole una o due linee di api, che potrebbero determinare l'impoverimento del loro patrimonio genetico e condurre a monocolture di api:
"We encourage all beekeepers to select their stocks of bees for hygienic behavior. We strongly emphasize the need for genetically diverse stocks of bees in the U.S., and discourage the use of one or two stocks of bees, which could narrow our gene pool and lead to monocultures of bees". [leggi l'articolo]

Per questo ci adoperiamo per mettere le api nelle condizioni ottimali di habitat, arnia e metodo di conduzione, mirando a garantire loro la diversità genetica necessaria affinché da sole possano esprimere il miglior fenotipo da un punto di vista igenico e non solo.

Il raccolto, che ci offrono a fine stagione, deve essere considerato una valida e significativa integrazione al reddito, senza alcuna dipendenza da entrambe le parti: solo così saremo veramente sicuri di aver "liberato" le api.

Cosa distingue
l'Arnia BeeAtHome


TERMOREGOLAZIONE


Unicità delle tecniche di isolamento grazie ai materiali scelti. Il fondo è chiuso con una tavola di abete da 27 mm. Il tetto è ventilato per permettere il ricircolo dell'aria. Le pareti laterali in abete sono spesse 27 mm. Ad esse è stata applicata la "corteccia" ovvero un altro pannello di abete dello spessore di 27 mm. (per un totale di 54 mm). L'interno di questo pannello è fresato a reticolato in maniera tale da permettere all'alveare di gestire in modo ottimale l'energia utilizzata per il funzionamento del sistema di climatizzazione.

DUE ARNIE IN UNA


In un unico modulo di fatto ci sono due arnie! L'arnia BeeAtHome by Fatevobees® si compone infatti di due spazi famiglia ciascuno di circa 31 litri, espandibili entrambi fino a 33 litri, in quanto in natura le api occupano solitamente ambienti che vanno dai 20 ai 40 litri. Estendere oltre lo spazio a loro disposizione, significherebbe senz'altro ottenere più miele, ma a discapito di altre attività fondamentali per l'alveare, come ad esempio la cura dell'aspetto igienico, al quale occorre che le api dedichino tempo per proteggersi al meglio da agenti patogeni come virus ed acari; questa pratica mira a riportare il super organismo in uno stato di equilibrio e di salute.

UNICITA' NELLA GESTIONE DEGLI SPAZI


In accordo col metodo di conduzione Fatevobees®, la suddivisione degli spazi è stata concepita in modo che la parte destinata al nido e la stanza di affinamento possano essere ispezionate e gestite separatamente, al fine di disturbare le api il meno possibile. Per assecondarne lo sviluppo primaverile, inseriamo quindi la stanza di affinamento, dalla quale preleveremo i favi a fine stagione, lasciando la sola parte del nido per il glomere invernale.
Inoltre i 2 ingressi sono distanziati fra loro di circa 1 mt, così da escludere la possibilità della deriva e del contatto.

LA PRATICITA'

Il tetto è ricoperto in lamiera con sbordatura e protezioni laterali per avvolgere e proteggere al meglio l'arnia. E' inoltre fornito di cerniere e braccetti in acciaio inox per una facile apertura senza sforzi.

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Proponiamo nuclei d’ape top bar
solo da divisione delle famiglie


Benessere a nostro avviso significa innanzitutto indipendenza. Per questo motivo, da oltre sette anni, lavoriamo per cercare di mettere le api nelle condizioni ottimali di habitat, arnia e metodo di conduzione, mirando a garantire loro quella diversità genetica e di espressione fenotipica necessaria, affinché possano ritornare ad interagire in un determinato ambiente, costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico. Proponiamo nuclei d’ape top bar solo da divisione delle famiglie, senza pareggiamenti o prelievi, seguendo e anticipando di qualche ora l’istinto della sciamatura; così facendo, vengono trasmesse al nucleo d’ape le caratteristiche per cui lavoriamo da anni, come il maggior aspetto igienico, una buona capacità di scorte nel nido, e la dislocazione strategica delle stesse, allo scopo di ottimizzare la termoregolazione interna, riducendone il consumo nel periodo invernale. Con la nostra pratica e attenzione viene a definirsi così l’albero genealogico delle nostre api: la regina trasmette la genetica, ma sono poi le operaie della famiglia a manifestarla tramite il loro comportamento e a permettere che anche nelle generazioni future possa esprimersi quel fenotipo.

 
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